Il giorno più corto
Castel del Mare di Sopra, 13 dicembre di un anno qualunque. In paese c’è grande attesa per la processione di Santa Lucia ma, proprio la mattina della festa, un fulmine a ciel sereno getta don Severo nel panico: la Santa è sparita, qualcuno ha rubato la preziosa statuetta lignea da sempre venerata dagli abitanti del piccolo centro.
A correre in aiuto del parroco saranno la Dirce, la Fedora e la Venusta, tre signore di grande intuito e abilità che, dalla centrale operativa di una cucina di campagna, risolveranno il mistero della statua scomparsa, affiancate da Suor Armida, dal campanaro Celestón e dal farmacista Erpalice.
Una storia di paese
Da un po’ meditavo di trovare una nuova casa a LaDirce, per raccontare certe sfumature della vita di paese così come l’ho conosciuta, lontana dalla melensa idealizzazione dei “deliziosi-borghi-e-castelli” eppure, nonostante le criticità, quasi sempre brulicante di energia.
Riflessioni e spunti che negli ultimi tempi hanno riempito le pagine di un taccuino rosso fino a comporsi in un quadro preciso, fitto di dettagli, nomi e colori.
E così ho rinfrescato la ‘pasta madre’ del mio lavoro sul territorio con una buona quantità di immaginazione, una discreta dose di notizie d’archivio e un nonnulla di mistero: ingredienti dosati ‘q.b’. o, se preferite, ‘a occhio’, secondo gli insegnamenti delle cuoche e delle padrone di casa che ho incontrato nel corso degli anni.
Il risultato è un piccolo giallo tutto da ridere dove la cucina, i suoi procedimenti e le sue storie hanno un ruolo determinante, così come – con laDirce non avrebbe potuto essere altrimenti – il ritrovarsi insieme intorno alla tavola.
Se ti piacciono le storie di paese ti aspetto a Castel del Mare, per presentarti la Fedora, la Venusta e tutti gli altri. laDirce ha già pronta una fetta di torta e un buon caffè
L'ebook
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