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Memorie di una zitella. I Quaderni di notizie pesaresi di Maria Teresa Badioli

A cento anni dalla nascita di Maria Teresa Badioli, "zitella curiosa" (parole sue!) una selezione di storie pesaresi dai suoi Quaderni. Un modo per ricordarla, ma soprattutto per testimoniare ancora una volta la vivacità e la ricchezza delle memorie private.

Sì, proprio “zitella”: lei stessa rivendicava questo appellativo. Sto parlando di Maria Teresa Badioli, che se segui il mio lavoro forse conosci già: le ho dedicato un articolo sul blog e un’intervista pubblicata su una rivista e su un libro. In occasione dei cento anni dalla sua nascita (29 novembre 1923), ho pensato di ricordarla pubblicando alcuni estratti dai suoi quaderni di notizie pesaresi, compilati a partire dalla fine degli anni ’80, pieni di annotazioni, ritagli, immagini: un piccolo tesoro che insieme con lei ho consultato tante volte e che il nipote Giorgio mi ha donato (ancora grazie!).

Il primo frammento riguarda la famiglia materna di Maria Teresa, i Barbanti, originari di Montecchio di Vallefoglia

Famiglia Adolfo Barbanti, 1912
Adolfo Barbanti e la moglie Maria Angeli Barbanti con i loro figli. Da sinistra, in piedi: Emilia (mamma di Maria Teresa Badioli), Guido, Silvia, Aurelio, Cesira; seduti: Maria Angeli, Adolfo Barbanti e la piccola Elvira (collezione Cristina Ortolani, dono di Maria Teresa Badioli)

I quaderni di notizie pesaresi

Soprattutto negli ultimi anni (è morta il 15 aprile 2010) Maria Teresa teneva nota di tutto, ma proprio tutto ciò che le accadeva, dalle visite degli amici ed ex alunni agli incontri casuali per strada alla corrispondenza, frammenti affidati spesso a foglietti volanti appoggiati sul tavolo della sala della sua casa a pochi passi dal lungomare pesarese: non ho mai conosciuto nessuno che come lei avesse la consapevolezza dell’importanza di documentare le piccole storie di ogni giorno.

Nei Quaderni dedicati alla sua città Maria Teresa ha riportato informazioni di ogni tipo, cominciando con le testimonianze sulla Pesaro dei primi anni del ‘900 raccolte presso le sue amiche, alle quali ha aggiunto negli anni una cospicua serie di ritagli di giornale e fotocopie. Notizie che per un certo periodo ha pubblicato su un giornale locale, “Lo Specchio”, e che dispensava generosamente a storici e studiosi. Uno zibaldone che restituisce anche la voce di donne e uomini nati a metà dell’800: spesso, infatti, Maria Teresa attinge alle testimonianze ascoltate da bambina, che trascrive con la meticolosità di un entomologo. Non a caso si è formata all’Istituto agrario femminile “Giuseppina Alfieri Cavour” di Firenze e ha insegnato scienze per una vita in vari licei di Pesaro.

Propongo le spigolature di Maria Teresa senza rielaborarle, per non intaccarne la freschezza (a proposito di voci, sono sicura che chi l’ha conosciuta ritroverà in queste parole il suo tono deciso e vivace), con un’unica avvertenza: la memoria, si sa, a volte lavora di fantasia, taglia, cuce e colora secondo criteri tutti suoi e può darsi che tra le fitte righe dei Quaderni si sia annidata qualche imprecisione. Dopotutto si tratta di parole dette, riferite, ricordate, riscritte: una stratificazione affascinante ma da maneggiare con cura. Chi volesse servirsi di queste notizie (mi raccomando, ricorda di citare la fonte, Maria Teresa ci tiene e anch’io!) lo farà dunque a suo rischio e pericolo 😉

Maria Teresa Badioli
Pesaro, 2002. Maria Teresa Badioli con alcuni dei premi vinti in gare sportive

Frammenti pesaresi, 1. Gli Angeli, i Barbanti, Pantano

Gli Angeli erano i signori di Valle Avellana; Angelo era consulente per il Comune (di Auditore).

A Pantano, di fronte ai Barbanti, c’era il condominio Co’ t’vo’ [cosa vuoi?]; di fronte ai Barbanti c’erano tutti i campi (infatti c’è via dei Campi).

I Ceccolini vendevano la terra alle persone tornate dall’America, così questi costruivano le case coi mattoni che Ceccolini aveva da vendere. La fornace Ceccolini era a est di via Vincenzo Rossi, dove ora c’è via Menotti e i palazzi di via Saffi.

La nonna Maria Angeli in Barbanti è nata nel castello di Valle Avellana (di Sassocorvaro) il 1° gennaio 1864 (erano i ‘sgnor’ di Valle Avellana); la sua mamma era Rosa Vanni, sorella del Prete.

La nonna si è sposata a Valle Avellana “col cappello in testa”.

Il marito di Rosa Vanni, cioè Angelo Angeli, cantava nella Messa e, anche vecchio, cantava qui, a Pesaro, in via Fratelli Tesei, poi cieco. La zia Elvira, nipote, gli leggeva. Abitava con la moglie Rosa nella casa degli Spreti abitata da Adolfo Barbanti e la moglie, appunto Maria Angeli (che era figlia unica). Angelo è morto nel 1914; la moglie Rosa nel 1904 o 1905.

Il nonno mio, Adolfo Barbanti, era amministratore dagli Spreti.

Silvia, Cesira ed Emilia Barbanti (la mia mamma) andavano a lavorare dalla sorella della maestra Valazzi, sorelle che abitavano nel Palazzo Montani – Spanocchi in via Branca. Questa ricamatrice, Livia, è morta a 106 anni amorevolmente assistita (abitava con l’avvocato Giuseppe Valazzi e Giuliana), ha aiutato a badare i bambini di Peppino e lavorava per loro. La sorella Adele è stata maestra della zia Elvira barbanti.

Queste due sorelle Livia e Adele erano le zie di Carlo Valazzi, morto nella guerra 1915-1918.

(Continua)

Maria Teresa Badioli - Notizie pesaresi
Maria Teresa Badioli - Notizie pesaresi

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